Bellissima l’idea e le implicazioni, mi sembra quasi una diramazione di Black Mirror per come le tematiche affrontate possano esser lette in maniera trasversale, cosa abbastanza distante dall’allegoria sociale basica dello zombie movie che ormai diamo per scontata e pertanto praticamente inesistente: nuovo punto di vista, nuove riflessioni. Oltre l’idea però, trovo la realizzazione non eccezionale: bravino il protagonista, ma effettivamente abbastanza macchiettistici i comprimari, che non imprimono troppo bene la sensazione di realismo che la situazione fantasiosa richiederebbe; non aiutati da una scrittura effettivamente di grana un po’ grossa, non scadente ma neanche particolarmente sottile. Però l’atmosfera, almeno in questa puntata, è stata azzeccata, e ho apprezzato la delicatezza con cui Kieran (Walker, lol) è stato gradualmente descritto lungo tutto l’episodio.
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