Fortebraccio ha scritto:
Allora, carina l’idea, bella la fotografia, bravi gli attori.
Come sempre c’è qualche ingenuità di troppo nella scrittura (ma come uno zombie dà di matto non ostante il farmaco e la procedura di reinserimento va avnti senza problemi… meh!) ma quello che proprio non capisco è il numero risicato di ritornanti: non sarebbe stato meglio, infatti, ambientarlo nel periodo successivo ad una vera apocalissi zombie.
Chi è che ha dato di matto nonostante il farmaco? Perchè l’amico del protagonista aveva preso una droga, e poi non ci fanno vedere cosa ne fanno di lui. Il numero limitato degli zombie ritornati secondo me è dato dal fatto che volevano concentrarsi sul problema del loro reinserimento, se fosse stata un apocalisse più ampia dubito che sarebbe sopravvissuto il governo, il villaggio e la vita “normale”, i disastri sarebbero stati maggiori e si sarebbero dovuti concentrare di più sulla ricostruzione della società dopo il fatto.
I genitori lo fanno mangiare perchè non sono pronti ad accettarlo completamente per quello che è, infatti in casa lui tiene cmq le lenti e il cerone, che dovrebbero servire solo per quando esce, e non parlano mai della sua condizione.